Conquistare cuore e mente: la strategia per l'acquisizione e l'integrazione

Una conversazione con Chris Thomas, direttore generale per la tecnologia e l'innovazione, Moody's Analytics Accelerator

Chris Thomas, direttore generale per la tecnologia e l'innovazione, Moody's Analytics Accelerator

Chris Thomas
Managing Director
Moody’s Analytics Accelerator

Uno degli aspetti più difficili dopo un'acquisizione è integrare le tecnologie delle due aziende accorpate. È precisamente quello che ha fatto Chris Thomas, Managing Director of Technology and Innovation presso Moody's Analytics Accelerator, dopo l'acquisizione di REIS, fornitore di dati immobiliari commerciali statunitense. In qualità di responsabile della tecnologia di Moody's Analytics Accelerator, il ruolo di Thomas è quello di contribuire allo sviluppo di nuovi prodotti e all'integrazione delle acquisizioni, assicurandosi che le tecnologie siano allineate in modo efficace. Jeff Drew di AWS ha discusso con Chris Thomas di come REIS e Moody's Analytics Accelerator hanno raggiunto i loro obiettivi di integrazione e quali insegnamenti utili per future acquisizioni ne sono derivati. 

Moody's Analytics

Fianco a fianco fin dall'inizio

Jeff Drew: Come avete gestito la pianificazione per assicurarvi che gli aspetti tecnologici dell'acquisizione di REIS si rivelassero un successo?

Chris Thomas: Abbiamo acquisito REIS per i loro asset di dati e le loro estese competenze ed esperienze, con l'obiettivo di diventare leader nei dati e negli strumenti di analisi del settore immobiliare commerciale. Sapevamo da sempre che la tecnologia sarebbe stata un'area di interesse cardine e ci è sembrata un'opportunità interessante.

Jeff Drew: Fin dall'inizio avete fatto un'opera di armonizzazione e miscelazione culturale. Come avete iniziato?

Chris Thomas: Comprendere la cultura è fondamentale per un'integrazione tecnologica di successo. Se capiamo perché il personale ha adottato determinati processi possiamo arrivare a una visione molto più chiara di come creare un'infrastruttura che combini il meglio di entrambi gli approcci. Subito dopo l'acquisizione, abbiamo spostato l'intero team di Accelerator negli uffici REIS e ci siamo inseriti a fianco del loro team. Volevamo che sapessero che eravamo determinati a lavorare insieme. Abbiamo anche fatto la scelta strategica di coinvolgere AWS nell'integrazione tecnologica all'inizio per assicurarci di andare avanti scegliendo le opzioni migliori per gli obiettivi dell’azienda e del progetto. Ci sono voluti due mesi per passare in rassegna lo storico della tecnologia e valutare quali sfide ci si prospettavano. Quella valutazione non solo ha gettato le basi, ma è anche risultata essenziale per pianificare la nostra tecnologia futura.

Jeff Drew: Come avete gestito il lato umano dell'acquisizione?

Chris Thomas: Nei primi mesi ho passato molto tempo a conoscere il team tecnologico di REIS con incontri individuali, pranzi e riunioni in team. L'obiettivo era creare un ambiente in cui il team REIS e quello di Accelerator potessero conoscersi a vicenda e creare le fondamenta per far evolvere la tecnologia. Una grande occasione di apprendimento per me è stata il fatto che il team REIS ha recepito i progetti in modo molto diverso da come avevo immaginato. Per esempio non sapevo quanto il team sarebbe stato aperto verso la nostra nuova direzione, ma sono rimasto positivamente sorpreso fin da subito. Fin dagli esordi il team si è mostrato entusiasta di aumentare le proprie competenze su AWS e migliorarne la comprensione, nonché di lavorare con noi per fare propri i nuovi approcci.

 

Conquistare cuore e mente

Jeff Drew: Abbiamo parlato di conquistare cuore e mente con l'integrazione. Quale iniziativa pensa sia stata fondamentale all'inizio?

Chris Thomas: Volevamo che il nostro primo minimum viable product (MVP) avesse un immenso impatto sul business, fosse realizzabile e fosse qualcosa che potevamo distribuire in 10-12 settimane per stimolare la fiducia nell'azienda. È un'operazione importante per definire il giusto assetto in qualsiasi integrazione.

Jeff Drew: Sono d'accordo, è un importante fattore "umano". Mi fa un esempio, tra i vari progetti, di semplificazione e costruzione della fiducia con il nuovo team?

Chris Thomas: Abbiamo deciso di affrontare innanzitutto un processo di smaltimento di gravose pratiche fiscali. Il processo con cui abbiamo iniziato ha richiesto dalle otto alle dieci settimane per elaborare i dati con un misto di Excel, Access e SQL server. Se insorgeva un errore bisognava ricominciare da capo. Abbiamo trasformato questo processo manuale in un processo automatizzato basato sul cloud per cui erano sufficienti quattro ore. E invece di elaborare solo in lotti di 8 milioni di proprietà alla volta, abbiamo raccolto l'intero universo di 60 milioni di proprietà scalandolo nel cloud. È stato un risultato incredibile.

La chiave di Chris per un'integrazione di successo

  • Integrare i due team fianco a fianco: far sapere all'azienda acquisita che si è lì per lavorare insieme.
  • Spendere del tempo a conoscere le persone: la prima impressione potrebbe non essere quella giusta.
  • Scegliere un MVP iniziale con un'alta probabilità di successo: anche un grande impatto sul business per aumentare la fiducia è importante.
  • Riconoscere con generosità gli sforzi: aiuta a conquistare cuore e mente.
  • Adottare un approccio ibrido: cambiare la cultura va bene. Meglio, però, farsi aiutare dalle persone in questo processo.

Jeff Drew: È un grande esempio. Che impatto ha avuto questo approccio nel corroborare l'integrazione della squadra?

Chris Thomas: Quando si affronta un progetto del genere si crea coesione. Non solo si lavora insieme come team, ma si condivide la celebrazione dei successi e questo ha una grande risonanza. Abbiamo lavorato perché il team che abbiamo acquisito avesse l'opportunità di espandere il proprio modo di pensare e che ricevesse riconoscimenti in abbondanza per i propri sforzi. Ciò ha contribuito a conquistare tanto i cuori quanto le menti.

 

Un approccio ibrido all'integrazione

Jeff Drew: Come descriverebbe il vostro approccio all'integrazione tecnologica rispetto ad altre aziende?

Chris Thomas: Quando si acquisisce un'azienda, si possono fare tre cose. Una è non interferire con l'acquisizione. Si è comprata un'azienda di valore, quindi l'idea è evitare turbamenti. La seconda è entrare integrando l'intero stack tecnologico dell'azienda nella propria piattaforma centralizzata. Alla fine, se si fa tutto correttamente, l'acquisizione sarà completamente integrata. Noi abbiamo adottato un approccio ibrido durante l'integrazione tecnologica di REIS. Piuttosto che cercare di cambiare la cultura tecnologica del team, abbiamo incoraggiato le persone a innovare assieme a noi. Quando dobbiamo condividere dati e costruire nuovi prodotti, lo facciamo sfruttando le API (Application Programming Interfaces) e non intercalando tutti in un unico database principale. Grazie a questo approccio ora abbiamo due aziende che possono muoversi come una sola. Questo ci permette di guadagnare credibilità con i nostri nuovi colleghi mentre al contempo facciamo progressi significativi con l'integrazione.

Jeff Drew: A guardare l'integrazione delle acquisizioni di Moody's, sembra che non vi lasciate sconfiggere dai problemi. Li affrontate e li superate. Siete resilienti. Quella che poteva sembrare una sfilza di impedimenti, l'avete trasformata in una strategia di successo. Avete scalato questo approccio di acquisizione: come avete fatto?

Chris Thomas: Abbiamo riunito tutti in una stessa catena di comunicazione, come Slack. Inoltre ora i nuovi team condividono la nostra stessa casella di posta elettronica, così che ognuno possa vedere i calendari degli altri. Sono cose a cui spesso non si pensa, ma fanno una grande differenza. Quanto prima le due aziende condividono un unico sistema di strumenti e comunicazione, più rapidamente si può andare avanti insieme.

Informazioni sui nostri ospiti

Chris Thomas, direttore generale per la tecnologia e l'innovazione, Moody's Analytics Accelerator

Chris Thomas
Direttore generale per la tecnologia e l'innovazione, Moody's Analytics Accelerator

Chris è un direttore generale della divisione Moody's Analytics Content che dirige il team Platform Technology Solutions e che fa capo a Dan Russell, direttore esecutivo. Chris è entrato in Moody's nel 2001, come parte della divisione di ricerca, dove ha costruito il processo di produzione Expected Default Frequency (EDF). Nel 2008 è passato a dirigere il team di sviluppo di Moodys.com, lanciando il sito web riprogettato nel 2009.

Prima di Moody's, Chris è stato manager nella società di audit di sicurezza Ernst and Young, guidando un team che proponeva ad aziende nella top 500 secondo Fortune soluzioni nell'area della sicurezza informatica e dei rischi informatici. Prima di Ernst and Young, è stato consulente per la divisione Global Services di IBM, offrendo una guida strategica per i settori bancario e assicurativo.

Chris ha conseguito una laurea in matematica e informatica con lode presso la University of Waterloo, in Canada.

Jeff Drew, Account Manager, Amazon Web Services

Jeff Drew
Account Manager, Amazon Web Services

Jeff ha iniziato come programmatore di rete per poi passare a McKinsey. Dopo McKinsey, ha avviato e venduto due piccole aziende tecnologiche che operavano nel settore dei servizi finanziari. Ha anche lanciato e fatto crescere prodotti tecnologici globali per NYSE, ora filiale ICE, e Thomson Reuters. Recentemente, Jeff ha prestato consulenza per Ernst and Young, consigliando i clienti finanziari sulla strategia tecnologica, in ambiti che spaziano dalla maturità della resilienza all'integrazione delle acquisizioni alla politica, agli standard e ai controlli IT. Jeff si tiene aggiornato con la programmazione, tra cui un'applicazione per Android.


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